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Normativa e-commerce: tutto quello che c’è da sapere sulle leggi che regolano l’apertura di un negozio online e la vendita

Aprire un negozio online coinvolge una serie di attività  molto simili all’apertura di una normale attività  commerciale, ma coinvolge anche una serie di leggi e norme specifiche, ecco a cosa stare attenti

Una volta presa la decisione di aprire un’attività  ecommerce, dobbiamo informarci attentamente sugli adempimenti burocratici necessari per il commercio elettronico, in modo da essere in regola fin da subito e a prova di controlli. Ricordiamoci, come principio generale, di tenerci sempre aggiornati sulle nuove leggi, per non sbagliare affidiamoci a un buon commercialista esperto in normativa ecommerce.

Il nostro negozio online è a tutti gli effetti un’attività  commerciale che richiede l’apertura di una partita IVA e l’iscrizione alla Gestione Commercianti INPS. Se l’attività  ecommerce non è per noi quella prevalente, chiediamo consiglio al commercialista perché è possibile che la scelta giusta sia l’iscrizione alla Gestione Separata. Sono esentati dall’apertura coloro che fanno commercio online in maniera occasionale, i cui ricavi non superano i 5000 euro. Gestire un sito ecommerce è un’attività  continuativa che si differenzia da un negozio tradizionale solamente perché non ha uno spazio fisico, ma un indirizzo web.

Obblighi d’iscrizione

Una volta aperta la partita IVA dobbiamo iscriverci alla Camera di Commercio, rivolgendoci al Registro delle Imprese. Possiamo assolvere in un colpo solo a tutti gli adempimenti di legge per il commercio elettronico. La pratica di Comunicazione Unica, infatti, è un insieme di file digitali che comprende:

  • i modelli per il Registro delle Imprese

  • i modelli per l’Agenzia delle Entrate;

  • i modelli per l’INPS;

  • i modelli per l’INAIL;

  • la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività ) per il SUAP (Sportello Unico delle Attività  Produttive)

Comunicazioni fiscali

Dobbiamo comunicare tempestivamente all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo web del nostro sito ecommerce, i dati dell’Internet Service Provider, l’indirizzo di posta elettronica e infine i numeri di telefono e fax. Se vogliamo vendere i nostri prodotti anche all’interno degli altri stati UE dobbiamo iscriverci alla banca dati VIES (Vat Information Exchange System).

Ricordiamoci di segnare nel Registro dei Corrispettivi i nostri guadagni giornalieri. La parola d’ordine per non sbagliare e seguire al meglio la normativa ecommerce è la trasparenza: sulla homepage del sito devono sempre apparire nome e ragione sociale della nostra attività , indirizzo fisico e di posta elettronica, numero di partita IVA e numero di iscrizione al Registro Imprese.

Diritti dei consumatori

Da marzo 2014 nuove leggi tutelano e regolano il commercio elettronico(direttiva UE 2011/83 sui diritti dei consumatori) garantendo una maggiore sicurezza d’acquisto e uniformando la normativa ecommerce. Alcune novità  introdotte ci riguardano direttamente:

  • Diritto di Recesso
    Il consumatore ha 14 giorni di tempo per restituire, per qualsiasi ragione, la merce acquistata online. Se decidiamo di addebitare al cliente i costi di restituzione, dobbiamo scriverlo a chiare lettere sul sito.

  • Vendita Onesta
    Sono vietate le caselle preselezionate. Se vogliamo vendere servizi o prodotti aggiuntivi collegati a quelli scelti dal cliente, l’opzione non deve essere già preselezionata e non dobbiamo mai nascondere eventuali sovrapprezzi.

Inoltre, in una delle sezioni del sito, dobbiamo inserire l’informativa sulla normativa legata alla privacy per gestire correttamente i dati personali dei clienti, rispettando le nuove norme sul diritto dell’utente alla cancellazione di ogni informazione personale dal sito, se e quando richiesto.  Da giugno il provvedimento del Garante della Privacy ha stabilito che dobbiamo informare gli utenti sui cookie che intendiamo memorizzare attraverso il nostro sito ecommerce e dare loro la possibilità  di scegliere quali autorizzare. Appena si accede a una pagina qualsiasi del nostro sito web deve apparire ben visibile un banner che indichi:

  • il fatto che il sito utilizza cookie di profilazione con lo scopo di inviare messaggi pubblicitari;

  • il fatto che il sito consente l’invio di cookie di terze parti;

  • l’indicazione che proseguendo con la navigazione si d’automaticamente il proprio consenso all’utilizzo dei cookie;

  • un link all’informativa completa sull’utilizzo che facciamo dei cookie e su come negare, se lo si desidera, il proprio consenso.

Per maggiori informazioni sulle nuove norme in ambito cookie, segnaliamo il sito del Garante per la Privacy e due link utili: #link1 e #link2